di Bruno Ferreo
Sul cancello di una casa di
periferia circondata da un ampio frutteto, era appeso un cartello che diceva:
“Si
vendono cuccioli di cane razza”.
Un ragazzino suonò il campanello
e al padrone che era venuto ad aprire disse, mettendosi una mani in tasca:
“Qui
ho due euro e 37 centesimi, posso guardare i cagnolini, per favore?”.
L’uomo fece un fischio e da una
cuccia che portava la scritta “Lady”, uscì un cane femmina magnifico ed
elegante seguito da cinque bellissimi cuccioli. Solo uno zoppicava leggermente.
“Che cos’ha?”, chiese il ragazzo
indicandolo.
“Il veterinario sostiene che ha una deformazione della zampa.
Probabilmente zoppicherà per sempre”.
“Vorrei comprarlo io, se non le dispiace”,
disse il ragazzo.
L’uomo voleva regalarglielo, ma
il ragazzo ribatté:
“Anche lui vale come gli altri. Porterò i soldi ogni
settimana, finché arriverò alla somma giusta”.
“Ma perché vuoi comprare un cane
malato? Non potrà mai correre con te o seguirti in montagna!”.
Il ragazzo si
chinò, si rimboccò la gamba dei pantaloni e mostrò la sua gamba. Era malformata
e ingabbiata in un tutore di metallo. Poi disse:
“Anch’io non corro bene. Il
cucciolo avrà bisogno di qualcuno che lo capisca”.
Pubblicato il 4 dicembre 20 12